Ripercussioni sull’economia monegasca
Nonostante le sfide, Monaco rimane ottimista riguardo alla sua crescita. A breve termine, l’impatto sul bilancio sarebbe limitato, ma alcuni settori potrebbero essere più colpiti:
Settore finanziario: Le istituzioni finanziarie monegasche potrebbero affrontare una sorveglianza accresciuta e costi di conformità più elevati. Questo potrebbe influire sulla loro competitività a breve termine.
Immobiliare: Il settore immobiliare sembra mantenere la sua robustezza. L’attrattiva del mercato immobiliare locale, caratterizzato dalla rarità e dal lusso delle proprietà, continua ad attirare investitori facoltosi. In questo contesto normativo complesso, l’esperienza di Miells-Christie’s sarà essenziale per guidare gli investitori facoltosi verso le opportunità di investimento nel principato.
Investimenti esteri: Sebbene alcuni investitori possano essere più cauti, l’impatto globale dipenderà dalla rapidità con cui Monaco riuscirà a implementare le riforme necessarie e rassicurare le parti interessate.
A breve termine, l’iscrizione nella lista grigia potrebbe influenzare la percezione internazionale di Monaco, spingendo alcuni investitori a riconsiderare il loro impegno. Tuttavia, uno studio realizzato dal Center for Global Development nel 2016 offre una prospettiva diversa. Anche se l’inclusione nella lista grigia del GAFI può causare una riduzione fino al 10% del volume dei pagamenti ricevuti da un paese, lo studio indica che questa lista non tende a isolare queste nazioni dal sistema finanziario internazionale.
Questo argomento è anche sostenuto dal consigliere-ministro dell’economia e delle finanze Pierre-André Chiappori: “In quanto economista, ritengo che l’essere inseriti nella lista grigia, a breve termine, non avrà conseguenze dirette sulla crescita, soprattutto per uno Stato che non richiede finanziamenti. Monaco ha un debito negativo e dispone di un fondo di riserva costituzionale. Se dovessimo rimanere per cinque anni, l’impatto sarebbe possibile, ma non su un periodo di un anno e mezzo”, spiegava durante una conferenza stampa all’inizio di luglio 2024.
A lungo termine, queste riforme potrebbero migliorare la trasparenza e l’attrattività del mercato monegasco.