Con la sua grande esposizione estiva dedicata a Salvador Dalí, il Grimaldi Forum di Monaco offre uno sguardo affascinante sulla vita prolifica dell’artista, mettendo in luce le sue molteplici influenze e il posto del suo lavoro nella storia dell’arte.Con la sua grande esposizione estiva dedicata a Salvador Dalí, il Grimaldi Forum di Monaco offre uno sguardo affascinante sulla vita prolifica dell’artista, mettendo in luce le sue molteplici influenze e il posto del suo lavoro nella storia dell’arte.I residenti di Monaco attendevano con impazienza la mostra dell’artista: “Dalí, Una storia della Pittura”. Segna il 30° anniversario della morte dell’artista e presenta circa 100 dipinti, disegni e fotografie dal 1912 al 1983, distribuiti su 14 sezioni. La maggior parte proviene dalla Fondazione Gala-Salvador Dalí a Figueres e dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.Se siete a Monaco quest’estate, questa mostra è imperdibile. Molto ben organizzata, inizia con i primi dipinti impressionisti di Dalí. Molte delle sue prime opere raffigurano i paesaggi di Cadaqués, il villaggio della Costa Brava vicino a Figueres, dove l’artista è nato nel 1904. Dalí lo considerava il luogo più bello del mondo e appare in molti dei suoi dipinti più famosi, tra cui “Lo Spettro dell’Appello Erotico”, che si può vedere in questa esposizione.INFLUENZE AVANGUARDISTICHENella seconda parte dell’esposizione di Dalí, la curatrice monegasca Montse Aguer Teixidor, direttrice dei musei Dalí, ha sottolineato l’influenza dei movimenti artistici avanguardisti europei. Tra questi ci sono i primi dipinti di Dalí influenzati dal cubismo, in cui utilizzava una palette più sottile di terra di siena, verde oliva, nero e bianco. Gli oggetti dipinti non sono completamente destrutturati e tecniche artistiche tradizionali come la prospettiva sono visibili in opere come “Pierrot che suona la chitarra”. Sono esposti anche lavori del periodo in cui l’artista si è avventurato nell’astrattismo nel 1928, rivelando influenze da artisti come Joan Miró e Jean Arp. Sebbene Dalí potesse essere d’accordo al tempo con l’affermazione di Miró “Voglio uccidere la pittura!”, non ha tardato a volgere verso il surrealismo, un movimento guidato da André Breton.IL SURREALISMOÈ a questo punto, nel 1929, che Dalí ha incontrato Gala, la moglie del poeta francese Paul Éluard, uno dei fondatori del movimento surrealista. Gala ha lasciato Éluard per Dalí, con il quale ha trascorso il resto della sua vita. La loro relazione personale e artistica avrebbe avuto un’influenza profonda sul lavoro di Dalí.In quel periodo, Dalí ha iniziato a mettere in atto un metodo paranoico-critico. Lo ha descritto come “un metodo spontaneo di conoscenza irrazionale basato sull’oggettività critica e sistematica delle associazioni e delle interpretazioni dei fenomeni deliranti”.Per dirlo più semplicemente, ha permesso alla sua mente di visualizzare immagini nel suo lavoro e poi le ha incorporate. Questo ha portato a un’immagine doppia o multipla, che poteva essere interpretata in modi diversi.La sezione “Il Santuario Surrealista” dell’esposizione di Dalí a Monaco si concentra su questo periodo, che ha coinciso con l’emergere del lato eccentrico dell’artista. Diverse fotografie esposte ne sono testimonianza, tra cui una che lo mostra mentre tiene una conferenza indossando una tuta da sub.Nella seconda parte dell’esposizione di dalí, la signora montse aguer teixidor, direttrice dei musei dalí, ha sottolineato l’influenza dei movimenti artistici europei avanguardistici.DALLA COSTA AZZURRA ALL’INFLUENZA DEI VECCHI MAESTRI“Dalí: Una storia della pittura” esplora anche la versatilità creativa dell’artista, mostrando i suoi disegni di scenografie e costumi oltre alla sua architettura. Una piccola sezione ripercorre i quattro mesi di soggiorno di Dalí e Gala nella villa di Coco Chanel a Roquebrune-Cap-Martin, vicino a Monaco, nel 1938. Mentre la Seconda Guerra Mondiale si avvicinava, Dalí dipinse opere inquietanti come “L’Enigma di Hitler” e “Le Violette Imperiali”, che sono esposte.La guerra ha spinto Dalí e Gala negli Stati Uniti, dove hanno vissuto dal 1940 al 1948. Oltre a lavorare con Alfred Hitchcock sulle sequenze oniriche de “La Casa del Dottor Edwardes” e con Walt Disney per “Destino”, Dalí, sotto l’influenza di Gala, ha iniziato a trarre ispirazione dagli artisti del Rinascimento con dipinti come “Leda Atomica”.Altre parti dell’esposizione si concentrano sull’influenza dell’arte americana degli anni ’60 e ’70, oltre alla pittura tridimensionale dell’artista. La sezione “Essenzialmente Dalí” esamina le sue opere più recenti, dipinte all’inizio degli anni ’80. Gala è onnipresente nel suo ritorno ai riferimenti classici. Alla sua morte nel 1982, una visione tragica del mondo si esprime in opere come “Il Letto e i Due Comodini Che Attaccano Ferocemente un Violoncello”.Con questa esposizione di Salvador Dalí, il Grimaldi Forum di Monaco offre ai visitatori la possibilità di ammirare l’eredità di un grande artista che ha assorbito le influenze della storia dell’arte.La mostra “Dalí: Una storia della pittura” termina l’8 settembre 2019.Scopri anche ...Fine del regime « non-dom » : Monaco, nuova residenza delle grandi fortune britannicheLa Tour Odéon : Un Capolavoro Architettonico nel Cuore di MonacoMonaco sulla lista grigia del GAFI: Sfide e opportunità nel 2024